Riforma dei campionati, il programma di Sibilia: tutti i dettagli
Cosimo Sibilia, presidente della LND, sarà lo sfidante di Gabriele Gravina alla corsa alla presidenza della FIGC.
Poche chance per il dirigente sportivo campano di battere Gravina, in ogni caso anche lui giudica non procastinabile la riforma dei campionati. Nel dettaglio, Sibilia propone uniformità tra promozioni e retrocessioni della B, riduzione club area Prof, serie intermedia tra Prof e serie D e ridistribuzione delle risorse.
Ecco cosa si legge nel programma del candidato Sibilia:
Pur risultando impossibile sintetizzare in poche righe il tema della non più rinviabile necessità di prevedere una riforma degli attuali Campionati, si ritiene che sia ormai ineludibile prevedere una diminuzione del numero delle Società che prendono parte ai campionati professionistici. In special modo negli ultimi anni, infatti, è emerso in maniera incontestabile il tema della sostenibilità rispetto allo sviluppo del calcio professionistico nel nostro Paese soprattutto per quanto riguarda il Campionato organizzato dalla Lega Pro.
Una diversa ripartizione numerica dei partecipanti ai Campionati organizzati dalle diverse Leghe, inoltre, consentirebbe un “riequilibrio” dei pesi elettorali delle singole Leghe Professionistiche, oggi sicuramente poco rappresentativo della situazione reale.
Sempre in relazione alla riforma dei Campionati, inoltre, sarebbe opportuno pervenire ad un equilibrio numerico tra promozioni e retrocessioni per quanto attiene il Campionato di Serie B.
Al contempo, la F.I.G.C. dovrà farsi carico, in una più ampia riflessione sulle modifiche che si rendono necessarie della Legge 23.3.1981 n. 91 in tema di professionismo sportivo, di verificare con quali modalità possa pervenirsi all’istituzione di un campionato “intermedio”, una sorta di linea di confine, tra l’area professionistica e quella di vertice della Lega Nazionale Dilettanti.
Anche in termini di distribuzione delle risorse e di riconoscimento di particolari incentivi, dovrebbe essere ulteriormente valorizzata la funzione che i Campionati di Serie B e di Serie C sono chiamati a svolgere per il miglioramento del “prodotto calcio” nel nostro Paese e la valorizzazione dei giovani.
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